Montoya

Montoya, cresciuto in Colombia e ora residente in Italia, è entrato nel mondo della musica come violinista di formazione classica. Ci tiene a sottolineare la sua gratitudine per questa educazione adolescenziale, non solo per il fatto che gli ha rivelato nuovi mondi musicali, ma gli ha permesso di viaggiare in luoghi e di assaggiare culture diverse fin dalla giovane età, suonando anche in rinomati teatri orchestrali come il Gran Teatro de La Habana a Cuba e il Musikverein di Vienna. Questa educazione classica ha naturalmente influenzato il suo atteggiamento inclusivo e metodicamente esigente nei confronti della scrittura e della produzione di canzoni.

Sotto lo pseudonimo di Montoya, ha prodotto l’emozionante album Iwa del 2015 e l’Ep Lux del 2016, dove si può notare che sta affinando le sue abilità culinarie tra l’indigeno e l’elettronico. Ha anche remixato la piacevolissima “Cumbia del Olvido” del talentuoso ecuadoriano Nicola Cruz, aggiungendo un ulteriore strato di melodia con un rilassante arrangiamento di archi. Ha suonato al Sonar di Bogotà e al Musicbox di Lisbona, oltre che in vari locali europei, ma il suo ultimo album Otun sembra destinato a fargli fare il salto nel continente e a produrre il suo miglior lavoro finora: un piatto da gourmet infuocato e saporito, con il produttore britannico Richard Blair che lo rifinisce come un proverbiale sous chef.